ANTROPOLOGIA: L'Evoluzione della Cultura nell'Antropologia dell'Ottocento

ANTROPOLOGIA:  L'Evoluzione della Cultura nell'Antropologia dell'Ottocento


Gli evoluzionisti credevano che le facoltà mentali umane fossero uniformi e che popoli diversi sviluppassero istituzioni sociali e adattamenti simili. Popoli più organizzati sul piano sociale e politico erano considerati più avanzati nel "cammino della civiltà". Questa visione era influenzata dalle teorie di Charles Darwin, sebbene l'evoluzione culturale avesse poche somiglianze con quella biologica.

Interesse Crescente per le Singole Società
Con l'espansione coloniale, la ricerca etnografica divenne più comune. Gli antropologi iniziarono a studiare le culture specifiche, riconoscendo che le teorie evoluzioniste generali erano troppo semplicistiche per spiegare la varietà culturale globale. Lewis H. Morgan, per esempio, condusse ricerche dettagliate sugli Irochesi, segnando un passaggio verso un interesse più approfondito per le singole società.

Patrimonio Culturale
Il concetto di patrimonio culturale, nato in Inghilterra nella seconda metà dell'Ottocento, rifletteva la necessità di conservare le memorie culturali e storiche in risposta alle trasformazioni della Rivoluzione Industriale. La nozione di "cultural heritage" emerse per stabilire continuità culturale in un periodo di rapido cambiamento sociale e ambientale.

L'antropologia dell'Ottocento passò da una visione evoluzionista generale a un focus sulle specificità culturali. Gli antropologi riconobbero l'importanza di studiare le culture nel loro contesto unico, contribuendo a formare la moderna comprensione della diversità culturale.


 

Commenti

Post più popolari